“Mi sarebbe piaciuto raccontarvi una storia in cui io ero un’eroina e salvavo vite ogni qual volta sentivo che qualcuno aveva bisogno di me.. Un po’ una Superwoman dei giorni d’oggi… Poi ho pensato ” quale potrebbe essere una situazione in cui qualcuno è in pericolo di vita? Una caduta accidentale da un burrone?! Quel gas di quel fornello che ogni tanto ci scordiamo di chiudere bene? Un crampo che ci coglie maledettamente di sorpresa mentre stiamo nuotando in mare aperto?”

Poi ho pensato al mio compagno, affetto da talassemia major, una malattia genetica che ti fa vivere una vita sul filo del rasoio, con le riserve di sangue che finiscono ma che l’organismo non è in grado di ripristinare a sufficienza per farti vivere una vita normale, per non farti sentire tremendamente stanco anche se non hai fatto niente di troppo eccezionale.

E allora ecco che devi correre a ricaricati, fare una bella scorpacciata di Vita! Perché non c’è bisogno che sia io a raccontarvi che il SANGUE È VITA vero?!

Io purtroppo la storia in cui sono una Superwoman dei tempi moderni non ve la posso raccontare perché essendo compagna di un emotrasfuso vengo ritenuta paziente a rischio per le donazioni; eppure vorrei poterlo aiutare, e vorrei poter aiutare tutti quelli che come lui devono,per poter andare avanti ,fare delle belle scorpacciate di vita, e non mi viene in mente altro che raccontarvi che voi potete diventare supereroi senza bisogno di fare grandi opere, o indossare tutine blu con mantelli rossi o addirittura saper volare, basta solo donare un po’ del vostro sangue e anche voi potrete salvare una vita!

Proprio come fanno i veri supereroi!”

– Valentina